Nella Terra di Mezzo...
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La magia dei desideri realizzati, non è utopia, non sono loro a non esistere, ma siamo noi che li blocchiamo smettendo di crederci. (Ejay Ivan Lac)
 
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 Felice Prepazione Litha

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Asineth
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MessaggioTitolo: Felice Prepazione Litha   Felice Prepazione Litha Icon_minitimeMar Giu 02, 2015 10:30 am

Canto della Raccolta Sacra (Gaelico)
Eala-bhi, eala -bhi
Mo niarach neachaig am bi
buaineam thu le mo làmh chlì
Ga ha cò agheabh thu’ncrò an àil
Cha bhi e gu brath gun ni


Felice Prepazione Litha 1086531033
Canto della Raccolta Sacra (Italiano)
Iperico, Iperico
Considero fortunato chi ti possieda
Ti raccolgo con la mano destra,
Ti conservo con la sinistra
Chiunque ti trovi nelle pieghe dei cuccioli animali
non desidererà mai altro
In età precristiana questo giorno era considerato sacro al pari di un capo d’anno e da cui l’usanza di trarre dei presagi. Il Sole, simbolo del fuoco divino, entra nella costellazione del Cancro, simbolo delle acque e dominato dalla Luna dando origine all'unione delle due opposte polarità che si incontrano. Il Sole è la parte maschile e la Luna quella femminile e il sole, al solstizio d’estate, raggiunge la sua massima inclinazione positiva. Simbolicamente questo fenomeno è rappresentato dalla stella a sei punte dove il triangolo di Fuoco e il triangolo dell’Acqua si incrociano. Nella tradizione occulta l’incontro del Sole nella casa della Luna conduce alle nozze tra i due astri.
Tali nozze divine segnano il passaggio tra il mondo dell’uomo con il  mondo divino eterno dando origine alla suddivisione in due poli: maschio e femmina, luce e tenebra, positivo e negativo ecc.. I due solstizi sono anche chiamati "porte": porta degli dei il solstizio invernale e porta degli uomini quello estivo.
La Chiesa Cristiana da sempre ha ostacolato queste pratiche cercando di sostituirle con i propri riti e con solenni celebrazioni ma senza riuscirci. Il Sole, simbolo del fuoco divino, è rappresentato dal triangolo al dritto e indica anche le cose "dell'alto". In questo giorno il sole entra nella costellazione del Cancro e si rappresenta con  il triangolo verso che indica sia le cose "del basso" che le acque ed è dominato dalla Luna. Assieme, alto e basso, danno origine all'unione delle due opposte polarità del binario e la stella a sei punte esprime egregiamente questo concetto di unione degli opposti che messi in equilibrio generano. Il triangolo di Fuoco e il triangolo dell’Acqua così si incrociano.
PRATICHE:
Si accendono i fuochi dei falò la vigilia del 24. Il fuoco è considerato purificatore come la rugiada.
E' bene augurale saltare sul fuoco avendo ben chiare le cose che vorremmo veder cambiare nella nostra vita.
Più intenso e puro sarà il desiderio espresso mentalmente al momento del salto e più esso avrà ottime possibilità di realizzarsi. Se non è possibile accendere fuochi va bene anche un piccolo fuoco simbolico acceso nel calderone o in un qualsiasi recipiente, meglio se di rame, composto con 7 erbe diverse. Questa pratica serve a potenziare forza, potere e protezione. Sotto il guanciale vengono messe le "erbe di San Giovanni", legate in mazzetto in numero di nove compreso l'iperico, per avere dei sogni premonitori.
Il giorno di San Giovanni se si compera l'aglio si avrà un anno prospero.
A mezzanotte si deve cogliere un ramo di felce e tenerlo in casa per aumentare i propri guadagni.
Si mangiano le cosiddette lumache di San Giovanni con tutte le corna che assumono il significato di discordie e preoccupazioni. Mangiarle significa distruggere le avversità. Si raccolgono le noci ancora immature per preparare il "nocino" un liquore corposo da bere gradualmente in futuro per riacquistare le forze nei momenti del bisogno. Portare l'iperico all'occhiello nella notte della festa, protegge dalle persone malefiche.

RITO DEL SOLSTIZIO
La sera del giorno 23 ci si prepari per il rituale eseguendo un bagno di purificazione meglio se, aggiunto all'acqua del bagno, uniamo un infuso di issopo o uno composto con le quattro erbe di San Giovanni o del sale grosso marino. Si prepari anche: una coppa contenente dell'acqua, incenso puro da ardere nell'incensiere ( olibano ) le due candele di altare ( la bianca e la nera ), la candela gialla, un pezzetto di carta pergamena o bianca, una penna con inchiostro azzurro, una ciotolina di sale grosso, un rametto di felce meglio se colto in serata. Si mettano le candele a formare un triangolo con al vertice la gialla e in basso, a sinistra, la nera e a destra la bianca. Al di sopra delle candele posizionare in questo ordine il calice con l'acqua, la ciotolina del sale e l'incensiere. Il rametto di felce si dovrà trovare sotto tutte queste cose assieme al pezzetto di carta su cui poi scriverete con la penna azzurra. Accendere quindi il carboncino nell'incensiere su cui farete scivolare alcuni chicchi di olibano.
Sui fumi dell'incenso passare le candele prima di accenderle in senso orario. Nel fare questa operazione pensare a ciò che si vuol realizzare, ad un desiderio di prosperità.
Purificazione. Apertura delle strade, propiziazione della fortuna in ogni campo e abbattimento degli ostacoli. Lasciate che le candele si consumina per alcuni minuti restando in silenzio poi scrivete il desiderio di prosperità sul pezzetto di carta e leggetelo a voce alta o sussurrata per tre volte accompagnando la voce con vibrazioni e con pensieri positivi e fate come se tutto fosse già realizzato. Fatto questo tracciate il simbolo dell'esagramma sul foglio ( Vedi immagine a inizio pagina ) a coprire il breve scritto con due soli getti di penna. Uno per il tringolo rovesciato e uno per il triangolo al dritto. Bruciate la carta nell'incensiere e lasciate che le candele si consumino totalmente. Mi raccomando di accendere sempre in sicurezza le candele di un rito.
Siamo streghe e maghi e non degli incendiari.
Quando le candele si saranno consumate il rito è giunto al suo termine. Raccogliete i resti delle candele, dell'incenso, della carta bruciata, dell'acqua e del sale e disperdeteli senza nuocere alla natura. Alla fine di un rito ringraziare sempre per ciò che ne riceverete in cambio.
Il rametto di felce verrà bruciato quando sarà divenuto secco e nel frattempo tenetelo sempre con voi o su una mensola di casa e fungerà da calamita.
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