Gli Elementali
Creature Magiche e Misteriose
Mutamenti del fuoco; innanzitutto mare, e del mare una
metà terra e l'altra metà soffio infuocato. Per l'anima è
morte divenire acqua, e per l' acqua è morte divenire terra,
ma dalla terra nasce l'acqua e dall'acqua nasce l'anima.
Eraclito, (535,470 a.C.)
Le quattro forme elementari dividono e specificano
in una specie di abbozzo gli spiriti creati
dal movimento universale, dal fuoco centrale.
Ovunque lo spirito lavora
e feconda la materia per mezzo della vita; ogni materia è animata;
così gli elementali sono in ogni cosa.
Gli spiriti elementali sono come dei ragazzi:
tormentano maggiormente chi si occupa
di loro a meno che questi non li domini
con ferma e potente volontà.
Sono questi gli spiriti che prendono il nome di elementali.
Sono loro che cagionano spesso a noi
i sogni paurosi o bizzarri sono loro che causano
i movimenti della bacchetta divinatoria
e i colpi battuti contro le mura ed i mobili.
Ma essi non possono mai manifestare
un pensiero diverso dal nostro, e
se noi non pensiamo, essi ci parlano con il bene e il male,
giacché non avendo libero arbitrio,
non hanno di conseguenza responsabilità;
si mostrano agli estatici e ai sonnambuli sotto
forme incomplete e fuggevoli.
Questo forse ha dato luogo molto
probabilmente alle visioni di Swedenborg;
non sono ne dannati ne colpevoli;
sono semplicemente curiosi ed innocenti;
si può usare o abusare di loro come di animali o di fanciulli.
Il viaggiatore dunque, che se ne serve,
assume una terribile responsabilità,
giacche dovrà espiare tutto il male che farà loro commettere,
e l'intensità delle sue sofferenze
sarà proporzionale alla estensione della potenza
che avrà esercitato per mezzo loro.
Per dominare gli spiriti elementari
e divenire così re degli elementi occulti,
bisogna prima di tutto aver superato
le quattro prove dell'antica iniziazione, e,
siccome queste iniziazioni più non esistono,
avervi supplito con azioni analoghe
come quella di esporsi senza terrore in un incendio,
traversare un abisso su
una tavola o su un tronco d'albero,
scalare una montagna a picco
durante un uragano, uscire a nuoto
da una cascata o da un vortice
pericoloso. L' uomo che ha paura
dell' acqua non regnerà mai
sulle ondine; colui che teme
il fuoco non potrà mai comandare
alle salamandre; fino a che si
soffra la vertigine si debbono
lasciare in pace le silfidi
e non irritare gli gnomi.
RuG